mercoledì 24 gennaio 2018

Caselle blu, caselle rosa o è solo una un'idea malata?

La società in cui viviamo è fatta da caselle.
Alcune quadrate, alcune tonde, alcune ottagonali per fare in modo che le persone vedano sempre il giardino del vicino più verde.
Così il soggetto, accecato dal colore della speranza, non vede che alla fine sono tutte caselle.
A queste caselle spesso e volentieri sono assegnati due colori principali: rosa e azzurro.
E quando qualcuno osa anche solo affacciarsi da queste caselle tutti gli occhi degli altri si spostano su di lui e/o lei con fare inquisitorio fino a che non riescono a farlo ritornare nella sua casella.

Provo a spiegarmi meglio: 

Conoscere una donna che è in grado di cambiarsi la tubatura del suo stesso lavandino, al giorno d’oggi, è strano.
E un uomo che pulisce tutta la casa di sua spontanea volontà quando la moglie non c’è?
Già molto strano e, si, vi sto sentendo ridere.


Vedere una bambina che gioca a calcio lascia momentaneamente interdetti.
Scoprire che un bambino è appassionato di danza fa la stessa impressione.

E questo perché succede?
Perché il cervello di molte persone è in una casella diversa da dove sta il nostro corpo? Molto probabile.
O perché il cambiamento, il diverso e ciò che non si conosce fa paura?
(Io resto sempre comunque molto favorevole alla prima)

Se una persona nel 2018 e sottolineo duemiladiciotto decide che vuole uscire dalle caselle e comportarsi a suo piacimento senza seguire le regole imposte dalla società è liberissima di farlo.
Che problema c’è se una bambina nella vita vuole diventare una calciatrice e un bambino sfondare nel mondo della danza?
Che paura fa? Che disagio causa?
Quale tipo di problemi causa una donna che sa aggiustare una tubatura? E perché la gente si permette di ridere quando un padre decide di portare le proprie figlie alle feste e /o pulire la casa?

L’unico modo in cui bisognerebbe guardare queste persone è con ammirazione e rendersi conto che sono loro che hanno superato quei famosi canoni di cui tanto la gente parla su facebook e non coloro che li condividono senza nemmeno capire interamente il pensiero.

C’è un vecchio detto che mio padre mi ripete da quando ho imparato a sentire che dice “chi disprezza compra” che mi ha sempre permesso di parlare con le persone  e conoscerle prima di esprimere il mio pensiero su di loro.
Questo non per dire che ognuno falsifica il suo pensiero in base al fatto che non il ha coraggio di farsi avanti e sostenere apertamente il suo pensiero, perché spingere qualcuno che vuole farsi avanti è facile, ma farlo in prima persona non lo è poi così tanto.
Ma vedere qualcuno alzare la testa per i propri principi e pensieri quando in prima persona non si è riusciti a trovare un coraggio tale fa scatenare quel senso di invidia che presto si trasforma in disgusto e rabbia.

Il punto di queste parole è semplice: non c’è assolutamente niente di male se i ruoli si invertono, anzi, se non ci fosse il cambiamento il mondo sarebbe costellato solamente da persone che continuano a fare la stessa cosa senza battersi per niente.
Se non ci fosse un cambiamento non si potrebbe avere risultati e innovazioni.
Se non ci fosse cambiamento non avreste niente di cui parlare al bar.

E poi, non c’è niente di più bello di vedere qualcuno correre e inseguire i propri sogni e pensieri perciò per una volta invece che criticare e insultare.
Sedetevi a tavolino e provate a scambiate due parole con queste persone che hanno avuto abbastanza coraggio da uscire dalla propria casella e alzare la testa, potreste scoprire un mondo nuovo.

Alla fine comunque ognuno ha i propri pareri e pensieri e nessuno vi forzerà mai a cambiare idea, ma sapere ed essere informati è sempre meglio che sparare senza sapere nemmeno contro cosa ci si schiera.

2 commenti:

  1. Bello Alice, e molto vero soprattutto.
    Una delle cose più difficili che riscontro nella società, è ammettere che quelle persone che sono uscite dai loro "standard", ci sono riuscite. La maggior parte delle volte la gente invece di lodare chi ce l'ha fatta e chiedere consigli, sparlare solamente. Spero che presto riescano a mettere da parte l'odio, per quello che vorrebbe veramente il loro cuore.
    Brava ancora!

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    1. Grazie mille! Sono davvero contenta che l'articolo ti sia piaciuto!
      Sono pienamente d'accordo con te, bisognerebbe smettere di temere ciò che non si conosce e parlarne male ma farsi avanti e chiedere.
      Grazie ancora per il tuo commento gentilissimo! :)

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