mercoledì 28 settembre 2016

Recensione: Sonno Profondo Banana Yoshimoto

Buongiorno Amici Lettori Bentornati sul blog
Oggi sono tornata per parlarvi di una mia recente lettura per la challenge

EBBENE SI SIGNORI HO LETTO DUE LIBRI PER LA CHALLENGE!
Ora sono già a metà del terzo (che vi anticipo già mi sta deludendo da matti) e ad un quarto del quarto.
Ma procediamo con ordine; di seguito intanto vi lascio la trama del libro di cui andremo a parlare oggi.

Queste tre storie, dice Banana Yoshimoto, raccontano la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è 673816interrotto". In questa sospensione, emergono i temi a lei più cari, i percorsi del suicidio, la decadenza dell'istituzione familiare, il ruolo della sessualità, ritratti questa volta in noir, per suscitare una forte emozione.

RECENSIONE:
Beeeene come avete visto oggi parliamo di una mia vecchia amica (se mi seguite sul canale lo ricordete)
Banana Yoshimoto

Conosciuta per il suo stile malinconico e riflessivo Banana Yoshimoto mi aveva conquistata da subito con Kitchen e Tsugumi.
Questa volta però con me ha fallito nel suo intento.

Sonno profondo nasce come raccolta di racconti (alla fine sono tre racconti) dove si parla di tre donne diverse e del loro rapporto con la notte e il sonno.

Essendo io una di quelle tipiche persone che vive di notte e che durante il giorno ha sempre e perennemente sonno mi sono detta “ecco il libro per me!”

ERRORE.

Per la prima volta da quando ho iniziato a leggere libri di Banana Yoshimoto non ho ritrovato il suo stile tipico malinconico e riflessivo.
La prima storia è stata lunga eterna e senza un vero senso logico.
Ha buttato lì l’idea di quella che secondo me sarebbe potuta essere una storia magnifica ma non l’ha sviluppata perché altrimenti non sarebbe più stato un racconto.
Stessa cosa con la terza e ultima storia.
Idea buttata lì e senza un vago senso e l’idea di svilupparla un minimo.

[caption id="attachment_506" align="alignright" width="216"]14484848_1122189037868519_4421651492386357611_n questa voleva provare ad essere una foto artistica AHAHAHA[/caption]

 

L’unica storia che mi è piaciuta, o meglio, che salverei è la seconda.
Sarà perché e l’unica storia che secondo me ha un capo e una sottospecie di fine o perché è ambientata in inverno con la neve (cosa che amo) o forse perché è l’unica storia dove finalmente si riesce ad intravedere un minimo dello stile tipico di Banana Yoshimoto.
Non so cosa di preciso ma rende la storia molto più bella delle altre due.

Decisamente secondo me la Yoshimoto dovrebbe darsi solo alle storie singole e non alle raccolte di racconti.

Detto ciò per me questo libro è bocciato a pieni voti: Due stelline giusto per incoraggiamento e la seconda storia.

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