sabato 29 aprile 2017

Recensione Central Park - Guillame Musso



Nuova lettura terminata, nuova recensione!
Finalmente, tra qualche pagina sull’autobus, qualche riga mentre mangio e un capitolo con un occhio aperto e uno chiuso verso le tre di mattina,  ho finito un nuovo romanzo!
E vi dirò di più, un romanzo del mio amatissimo Musso!
Di seguito vi lascio la trama così per passare subito alla recensione.

New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite.



Ora che sapete di cosa andremo a parlare direi di cominciare con la recensione vera e propria.

Sono stata attirata immediatamente da questo romanzo principalmente per due ragioni: come prima cosa Musso mi ha "preannunciato" un pianista jazz(non so se sapete della mia passione per la musica jazz) e il fatto che la protagonista femminile si chiama Alice
Appena il mio cervello ha realizzato e interiorizzato la trama ho subito provveduto a comprare il libro e a buttarmici a capofitto alla prima occasione.
Io non sono una grande appassionata di thriller, ma per Musso questo ed altro.
Il libro, grazie al fantastico stile fresco e leggero dell’autore, scorre tenendo sempre il lettore appeso al filo della curiosità capitolo dopo capitolo e pagina dopo pagina.
L’intrigo della storia è molto interessante e ha catturato anche me persona non amante dei misteri… però
Però.
Mi dispiace ma c’è una piccola nota negativa:
Ad un certo punto il mistero e l’intrigo cominciano a perdersi e l’autore si dimentica piccoli particolari fino a portare il finale a un miscuglio di parole e idee confuse.
L’idea è molto interessante, ma andava sviluppata meglio.
L'autore parte proponendoci un mistero con i controfiocchi che però mano a mano che si va avanti nella storia perde sempre di più credibilità e fascino fino ad arrivare ad un finale decisamente  difficilmente sospettabile che cambia completamente il piano principale della storia.

I personaggi mi sono piaciuti anche se avrei preferito li avesse sviluppati gradualmente nel libro e non tutti in un colpo solo l'uno a distanza di pochi capitoli dell'altro.
Ho notato poi che, oltre ad avercela con i poliziotti, Musso tende spesso a sviluppare in maniera molto “forte” i personaggi femminili ed è sempre al limite di oscurare tutti gli altri personaggi.
In questo romanzo, questa sua scelta stilistica ha oscurato per alcuni lati certi aspetti della trama.
Nel complesso il romanzo è una lettura molto piacevole e che si fa leggere in pochi giorni, ma avendo aspettative sempre molto alte per questo autore sono sempre molto attenta a ogni particolare.

Se dovete approcciarvi per la prima volta a Musso non ritengo questo libro il più adatto perché ho paura che possa passare l’idea che l’autore sia uno scrittore che si perde all'interno della propria trama… cosa che non ho mai trovato prima nei suoi romanzi.
Nonostante tutto 3.5 stelle le guadagna senza dubbio.

P.s.
Ho un altro libro di Musso che mi guarda pronto da essere letto e recensito, quindi mi raccomando continuate a seguirmi!

Alla prossima!
Alice

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